BEST PRACTICE – Linee Guida per l’Indicazione degli Ingredienti negli Alimenti

BEST PRACTICE – Linee Guida per l’Indicazione degli Ingredienti negli Alimenti

Etichettatura Alimentare: Linee Guida Essenziali per l’Indicazione degli Ingredienti (QUID)

L’etichetta è il documento di riconoscimento del prodotto alimentare e le informazioni che contiene orientano le scelte di acquisto del consumatore.  

Visto il sempre crescente interesse a tutelare i consumatori, specialmente nel settore alimentare, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato le “Linee guida sulla dichiarazione della quantità degli ingredienti, nonché ulteriori informazioni per la corretta applicazione delle disposizioni riguardanti l’etichettatura di taluni prodotti alimentari”, risultato della discussione del Tavolo Agroindustria.   

L’iniziativa, che si colloca all’interno di un più ampio piano di intervento normativo, e ha lo scopo di raccogliere in un unico testo le indicazioni fondamentali per orientare gli operatori del settore agroalimentare nell’applicazione dell’indicazione quantitativa degli ingredienti – cosiddetto QUID – che figurano nella denominazione di vendita del prodotto. Gli ingredienti possono infatti essere evidenziati in etichetta tramite immagini o richiami essenziali per caratterizzare l’alimento o distinguerlo da altri prodotti simili ma per non incorrere in pratiche commerciali scorrette, occorre fornire informazioni chiare in etichetta.   

Il Provvedimento è suddiviso in due sezioni: 

La prima contiene orientamenti sull’obbligatoria l’indicazione del QUID. 

Infatti, è obbligatorio indicare il QUID in etichetta quando la quantità di ingredienti o categorie di ingredienti figurano direttamente nella denominazione del prodotto. Nel caso della pasta all’uovo, ad esempio, l’etichetta dovrà riportare la quantità di uova impiegata in percentuale. 

L’obbligo non sussiste invece nel caso di prodotti fabbricati essenzialmente o totalmente a partire da un solo ingrediente fondamentale (es: gorgonzola) o da una sola categoria di ingredienti (es.: latticini). Per tali prodotti, se composti anche da altri ingredienti (formaggio alle noci, gorgonzola al mascarpone) sussiste l’obbligo di indicare il QUID solo per l’ingrediente diverso da quello fondamentale. 

La seconda invece, contiene chiarimenti su specifiche previsioni normative per garantire un’applicazione uniforme delle norme in tema di etichettatura per specifiche categorie di alimenti, tra cui prodotti preimballati e non preimballati, latte e formaggi freschi a pasta filata, prodotti da forno e carni utilizzate come ingredienti e grappe.   

In particolare, sull’etichettatura delle grappe, ad esempio, viene ribadito il divieto di utilizzare le diciture “DOC”, “DOCG”, “IGT”, “DOP” e “IGF”, sia in sigla che per esteso, per cui i produttori possono utilizzare solo l’indicazione geografica “Grappa del Chianti” ma non “Grappa del Chianti DOCG”. 



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