ATTUALITÀ – Google e Monopolio Digitale
- 16 Gennaio 2025
- Posted by: Daniela Ghidelli
- Categoria: News

Google nel mirino delle Autorità statunitensi per monopolio digitale
Nell’audace tentativo di limitare il potere del colosso di Mountain View nell’odierno mercato digitale, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America (DoJ – Department of Justice) ha recentemente chiesto all’Autorità giudiziaria di obbligare Alphabet Inc., società madre che controlla tutte le aziende collegate a Google, tra cui anche YouTube e Android, a vendere il suo browser Chrome e ad imporre misure straordinarie per l’intelligenza artificiale e il sistema operativo Android.
L’iniziativa in questione nascerebbe dall’esigenza di ridurre l’influenza di Google in settori strategici, tra cui la ricerca online e la pubblicità digitale, dal momento che, come già riconosciuto lo scorso agosto dalla Corte Distrettuale della Columbia, Google rivestirebbe in tali settori una vera e propria posizione dominante.
Secondo il DoJ, infatti, le politiche di Google, la forte interconnessione tra le sue piattaforme e servizi e l’utilizzo di contratti esclusivi e clausole restrittive verso partner e fornitori, principalmente volte a favorire i propri servizi, avrebbe determinato pratiche anticoncorrenziali in contrasto con lo Sherman Antitrust Act e di conseguenza limitato l’ingresso di nuovi player nel mercato, l’innovazione e la tutela dei consumatori.
Esempio concreto di tutto ciò sarebbe per il Dipartimento di Giustizia statunitense proprio Chrome, browser preinstallato su molti dispositivi e impostato come predefinito, che agevolerebbe l’accesso ad altri servizi proprietari riducendo lo spazio di concorrenza e dunque di tutela del consumatore.
Inoltre, lo stesso Crome raccoglierebbe una significativa quantità di dati, conferendo all’azienda un vantaggio competitivo difficile da eguagliare.
Si sta in altri termini rendendo sempre più chiaro l’interesse delle autorità a tenere monitorato il potere e l’influenza dei grandi colossi tecnologici nel mercato digitale, il tutto in un’ottica di bilanciamento tra innovazione tecnologica e concorrenza leale e protezione dei consumatori.
È tuttavia chiaro che, nel caso di cui si discute, una eventuale perdita di Google determinerebbe una grave sconfitta per l’azienda non solo in termini di browser, ma anche e soprattutto di perdita di dati e di possibilità di promuovere i propri servizi.