Opinione

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Giustizia Telematica: un tema ancora delicato

Con delibera del 24 luglio 2024, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha approvato la Relazione sullo stato della Giustizia Telematica 2024, riflettendo sul particolare ruolo rivestito dagli strumenti informatici nell’esercizio della giurisdizione e nell’organizzazione degli uffici giudiziari, auspicando per il futuro un maggior coinvolgimento già dalla fase di progettazione e analisi degli applicativi ministeriali.

Il Consiglio ha in particolare esaminato le evoluzioni normative e le rispettive conseguenze sulla informatizzazione del processo civile telematico, l’odierna situazione degli applicativi e le relative criticità irrisolte, a cui si aggiungono le nuove questioni relative alla riforma Cartabia. In parallelo, con riguardo al processo penale telematico, ha principalmente rilevato la situazione di criticità dei relativi applicativi, in cui continuano ad essere riscontrati gravi malfunzionamenti.

Tra le tematiche affrontate anche le delicate questioni inerenti alla banca dati sulla giurisprudenza di merito e alle udienze da remoto, oggi ancora gestite tramite piattaforme private e in totale assenza di una disciplina che regolamenti anche l’uso della chat e la condivisione di file e informazioni.

Del resto, occorre rilevare come gli applicativi in parte già oggi utilizzati per la gestione del processo telematico, e in futuro gli strumenti di intelligenza artificiale, non possano più essere considerati semplicemente come meri strumenti tecnici. Al contrario, questi hanno un impatto significativo sulla giurisdizione, potendo influenzare concretamente, e quindi condizionare, sia l’attività del singolo magistrato sia l’organizzazione degli uffici giudiziari e la loro sicurezza.

Da qui la nuova e condivisibile esigenza espressa dal CSM che venga assunto un ruolo chiave da parte degli organi competenti riguardo il monitoraggio e il controllo attivo di questi strumenti sin dalla fase di progettazione, con il fine di garantirne non solo il corretto funzionamento, ma anche la sicurezza. 



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