E-Commerce e pratiche commerciali scorrette

Fare acquisti online è ormai diventata la prassi per gran parte dei consumatori e gli operatori del settore devono prestare molta attenzione a presentare i propri servizi nel modo più chiaro possibile, così da consentire al consumatore di fare scelte di acquisto il più consapevoli possibili.

L’ingannevolezza dei claims utilizzati

La chiarezza però non si raggiunge con la sola previsione condizioni generali di vendita esaustive, occorre infatti che anche la comunicazione pubblicitaria, utilizzata per attirare il consumatore verso una scelta di acquisto piuttosto che un’altra sia altrettanto chiara, esaustiva e informativa.

Queste generali condotte a tutela del consumatore non sono state adottate dalla Piattaforma Vinted, recentemente sanzionata dall’AGCM per pratiche commerciali scorrette.

La società Vinted UAB opera come marketplace (molto in voga tra i più giovani), mettendo in contatto privati che vendono e comprano prodotti online, e recentemente è stata oggetto di un provvedimento sanzionatorio da parte dell’AGCM per aver presentato in modo scorretto il meccanismo di funzionamento della piattaforma. In particolare, la piattaforma utilizzava claims che enfatizzavano la gratuità delle transazioni operate per il suo tramite quanto in realtà, ogni acquisto veniva accompagnato dall’addebito di una commissione per Protezione degli Acquisti.

Ebbene, il messaggio promozionale è lecito se le informazioni in esso contenute sono veritiere e complete. Di conseguenza, l’omessa informazione dei costi da sostenere in relazione ad un determinato acquisto risulta in una condotta illecita da parte del Professionista.

L’acquirente online è un consumatore medio

Chi acquista online si trova necessariamente in una posizione di inevitabile asimmetria informativa rispetto al Professionista e non deve essere dotato di peculiari competenze. Come evidenziato dall’Autorità nel provvedimento Provvedimento n. 30355, la pratica commerciale in rete è diretta al consumatore medio, dunque, non per forza dotato di dimestichezza e conoscenze tali da poter trarre dai claims utilizzati dai Professionisti significati che vadano oltre quello letterale.

La pratica commerciale operata da Vinted è quindi stata ritenuta contraria alla diligenza professionale e idonea ad ingannare il consumatore, in violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo.



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