Battaglia Legale: Copyright AI
- 29 Dicembre 2023
- Posted by: Laura Vallardi
- Categoria: News

Il New York Times contro OpenAI e Microsoft:
Battaglia Legale per la Violazione del Copyright nell’Addestramento dell’AI
Il 27 dicembre 2023, il New York Times ha dato il via a una battaglia legale senza precedenti citando in giudizio Microsoft e diverse società di OpenAI, tra cui ChatGPT, per la presunta violazione del copyright dei propri contenuti giornalistici.
Secondo il New York Times, le aziende avrebbero utilizzato senza autorizzazione milioni di articoli del giornale per addestrare le loro intelligenze artificiali. Aprendo così un dibattito sulla definizione legale di “fair use” nel contesto dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti.
Il giornale afferma che tale utilizzo viola i diritti di copyright, poiché non è stato ottenuto alcun consenso né è giustificato come “fair use”.
Il caso assume un ruolo fondamentale nel delineare i limiti legali dell’uso dell’IA generativa. Potrebbe contribuire a stabilire un precedente importante in materia di copyright. Va notato che negli Stati Uniti ci sono un paio di precedenti controversi riguardo al “fair use”. Decisioni, che hanno oscillato tra la tutela dell’accesso culturale e la protezione dei diritti dell’artista.
Il primo caso riguarda Google, a cui è stato consentito sotto la dottrina del “fair use” di pubblicare all’interno di Google Library diverse opere letterarie. Tutto ciò senza che sfociasse nella violazione del copyright sulle opere rese disponibili. Perché di fatto, quel prodotto non andava a competere con le opere originali.
Al contrario invece, il secondo, che ha visto coinvolto l’artista Andy Warhol. Quest’ultimo ha riprodotto e modificato un’opera del noto fotografo Goldsmith, la quale ritraeva il cantante Prince. Successivamente, Warhol ha venduto l’opera ai giornali, valicando di fatto i confini del “fair use” e andando a competere direttamente con il prodotto originale.
Oltre alle implicazioni sulla proprietà intellettuale, il New York Times solleva la questione degli AI come potenziali concorrenti nell’ambito delle notizie. L’uso diffuso di chatbot potrebbe dissuadere i lettori dal visitare direttamente il sito del giornale. Il che porterebbe ad una significativa perdita di traffico web e, di conseguenza, di introiti pubblicitari.
La battaglia legale si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni sull’utilizzo non autorizzato di proprietà intellettuale nell’addestramento delle intelligenze artificiali. Mentre la tecnologia avanza, è sempre più importante delineare chiaramente i confini etici e legali per garantire un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela dei diritti degli autori e delle aziende editoriali. L’esito di questa controversia avrà sicuramente un impatto duraturo sul futuro dell’IA e dei rapporti tra industria delle notizie e tecnologie emergenti.
Per approfondire questa significativa battaglia legale tra il New York Times, OpenAI e Microsoft e comprendere appieno le implicazioni sulla violazione del copyright nell’addestramento dell’IA, vi invitiamo a leggere l’articolo completo sul sito del New York Times: https://www.nytimes.com/2023/12/27/business/media/new-york-times-open-ai-microsoft-lawsuit.html
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