ATTUALITÀ – Multe e Autovelox

ATTUALITÀ – Multe e Autovelox

La nullità delle multe per mancata omologazione dell’Autovelox

Con la sentenza n. 153/2024, il Giudice di Pace di Lugo (RA) ha stabilito un principio di diritto rilevante in merito alla validità delle multe per eccesso di velocità rilevato tramite Autovelox.

Il caso specifico

Una conducente aveva ricevuto un verbale per violazione dell’art. 142, comma 7, del Codice della Strada, avendo superato il limite di 50 km/h in un tratto monitorato da un dispositivo Autovelox fisso. La sanzione amministrativa ammontava a 59,00 euro. Tuttavia, la conducente ha presentato ricorso, eccependo la nullità del verbale per l’assenza dell’omologazione del dispositivo, come previsto dall’art. 6 del D.Lgs. 285/1992 (Codice della Strada).

Omologazione vs Approvazione: la distinzione chiave

Il dispositivo in questione, il Velocar Red & Speed Evo-R, risultava approvato, ma non omologato. La differenza tra i due termini è stata oggetto di valutazione da parte del Giudice:

  • Omologazione: consiste in una procedura tecnica finalizzata a garantire la funzionalità e la precisione dello strumento utilizzato per gli accertamenti.
  • Approvazione: indica un semplice via libera all’uso del dispositivo, senza test metrologici approfonditi che ne garantiscano l’affidabilità e la riproduzione in serie.

Secondo la Corte di Cassazione, nel caso di contestazioni sull’affidabilità di un Autovelox, il giudice deve accertare se siano state effettuate le dovute verifiche. Tali prove non possono derivare dal solo verbale di accertamento, ma devono basarsi su certificazioni ufficiali di omologazione e conformità.

Le conseguenze della mancata omologazione

Nel caso esaminato, il Giudice di Pace ha ribadito che l’omologazione è un requisito essenziale per la validità degli accertamenti effettuati con dispositivi di rilevazione automatica della velocità. L’assenza di tale requisito ha portato alla dichiarazione di nullità del verbale di infrazione.

Questa posizione trova conferma nell’ordinanza n. 10505/2024 della Corte di Cassazione, che ha chiarito come l’omologazione sia indispensabile per rendere legittimi gli accertamenti tramite Autovelox. L’approvazione da sola non basta a garantire la piena affidabilità dello strumento di misurazione.

Un vuoto normativo che dura da 32 anni

La questione assume contorni ancora più critici se si considera che attualmente tutti gli Autovelox fissi operativi in Italia risultano privi di omologazione. Da 32 anni, il Ministero competente non ha emanato il decreto che dovrebbe stabilire le caratteristiche tecniche e i criteri per l’omologazione di questi dispositivi.

Ciò significa che, in assenza di tale regolamentazione, molti dei verbali emessi potrebbero risultare impugnabili. Questa situazione evidenzia un vuoto normativo che potrebbe avere implicazioni significative sulla legittimità delle sanzioni per eccesso di velocità.

Conclusioni

Le recenti pronunce giudiziarie gettano nuova luce su una questione giuridica di grande rilevanza. Se da un lato si conferma la necessità di garantire la sicurezza stradale, dall’altro emerge l’urgenza di un intervento normativo per colmare una lacuna che potrebbe rendere invalide numerose sanzioni.

Fino a quando il Ministero non interverrà per regolamentare l’omologazione degli Autovelox, il rischio di contenziosi rimarrà elevato, lasciando cittadini e istituzioni in un limbo giuridico tutt’altro che risolto.



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