Con provvedimento d’urgenza del 7 luglio scorso, il Garante per la protezione dei dati personali, ha inviato al social network Tik Tok un avvertimento formale, ammonendolo per la modifica introdotta alla propria privacy policy.

Tale modifica è stata introdotta al fine di indirizzare agli utenti maggiorenni, pubblicità personalizzata, basata sulle interazioni con la piattaforma, prevedendo come base giuridica per il trattamento dei dati non più il consenso degli interessati, “ma non meglio precisati legittimi interessi” della piattaforma e dei suoi partner commerciali.

Sebbene la modifica interessi solo gli utenti maggiorenni, a parere dell’Autorità, l’intrinseca difficoltà della piattaforma nel riconoscere l’età minima degli utenti non consentirebbe di escludere il rischio che una siffatta profilazione a fini di marketing avvenga anche verso gli utenti più giovani.

Per queste ragioni la modifica delle condizioni per il trattamento dei dati personali è stata ritenuta illegittima in quanto in aperta violazione della Direttiva ePrivacy (Direttiva UE 2002/58) e dell’art. 122 del GDPR, in quanto entrambe prevedono che il consenso sia l’unica base giuridica legittima “per l’archiviazione di informazioni, o l’accesso a informazioni già archiviate, nell’apparecchiatura terminale di un abbonato o utente”.